Cantare e parlare: la respirazione diaframmatica e la stipsi femminile

Gli attori di teatro, i cantanti, i conduttori televisivi e radiofonici, gli speaker e i doppiatori lo sanno bene.
L’uso del diaframma è l’ABC del loro lavoro. 
Non si può prescindere dal pieno controllo di questo nostro muscolo seminascosto se si vuole usare la voce per lavoro.

Cominciamo dall’anatomia: il diaframma è un muscolo ìmpari, cupoliforme, appiattito, che separa la cavità toracica da quella addominale.Cito Wikipedia: “Il diaframma, contraendosi amplia la cavità toracica appiattendo la convessità superiore e perciò funge anche da muscolo inspiratorio, la sua contrazione contribuisce all’aumento della pressione addominale”.

Ed ecco due concetti importanti:
Il Diaframma come “muscolo inspiratorio”, il diaframma che aumenta la “pressione addominale”.In qualità di muscolo inspiratorio, il diaframma tira verso il basso il complesso polmonare, favorendo l’immissione di aria. Alla stessa maniera, attraverso il diaframma possiamo aumentare la pressione sui polmoni, che quindi spingono l’aria all’interno della laringe, la nostra canna d’organo, con maggior pressione. 

Se abilmente modulata, questa maggior pressione si traduce in un suono della voce più denso, più pastoso
Quella che molti chiamano voce radiofonica, voce impostata, per l’appunto.
Ecco perchè l’uso del diaframma è indispensabile per fare lo speaker, ed ecco perchè sarebbe opportuno allenarsi ad usarlo bene.

Da neonati, per strillare a pieni polmoni usiamo il diaframma al 100% e poi crescendo ce ne dimentichiamo.

Di norma gli uomini lo usano più delle donne, pare per questioni ataviche. 

Le donne userebbero di meno il diaframma perchè un uso intenso potrebbe danneggiare il feto che ospitano in grembo. In sostanza per respirare fondo, e quindi non superficiale, si usa il diaframma.

Ed ecco spiegata la tendenza alla stipsi delle donne.
Se è vero che le donne adoperano meno di noi maschietti il diaframma, è probabile che venga loro a mancare quel costante massaggio addominale che favorisce il transito intestinale.

L'utilizzo corretto del diaframma toracico è direttamente connesso al movimento del bacino in anti e retroversione ed alla "funzionalità" muscolare del pavimento pelvico.

Il pavimento pelvico

Il bacino è chiuso inferiormente, a livello dello stretto inferiore, da una serie di formazioni muscolari e connettivali (che definiamo complessivamente pavimento pelvico), che costituiscono diaframma pelvico e il perinèo, che danno passaggio nell’uomo al retto e all’uretra, nella donna al retto, all’uretra e alla vagina.
Il diaframma pelvico è costituito dai muscoli elevatore dell'ano e ischiococcigeo, oltre alla fascia pelvica, una complessa lamina connettivale dipendente dai muscoli del diaframma e dai visceri del piccolo bacino.

Il perinèo è la regione che corrisponde alla parete inferiore del tronco e completa il diaframma pelvico che chiude lo stretto inferiore del bacino. E' diverso nel maschio e nella femmina, ed è costituito da formazioni appartenenti agli apparati genitali e all'apparato digerente (retto) oltre che formazioni muscolari e fasciali complesse, che controllano l’apertura e la chiusura dello sfintere anale, dell’orifizio vaginale e uretrale e la regolazione dell’afflusso e deflusso di sangue dai corpi cavernosi, cioè intervengono nel meccanismo dell’erezione, sia del pene che del clitoride. 


La disfunzione del pavimento pelvico, oltre ad alterare gli equilibri del bacino aumentando il sovraccarico lombare può causare anche 
  • problemi di stipsi o di incontinenza urinaria e fecale, 
  • prolasso uterino
  • anorgasmia (cioè incapacità di raggiungere l'orgasmo)
  • e disfunzione erettile.

Esercizi di Kegel
Come tutti gli altri muscoli del corpo umano, anche i muscoli del pavimento pelvico possono essere allenati per migliorarne l'elasticità e la funzionalità: molto indicati sono gli ESERCIZI DI KEGEL (clicca sul link per maggiori informazioni in merito), estremamente utili per le donne soprattutto dopo la gravidanza.

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