PALEO DIET - Le 5 scuse più frequenti per non farla

La Dieta Paleo è il più facile, più sano e più delizioso modo di mangiare.

Ma quando si pronuncia la parola dieta, le persone inventano scuse per giustificare il fatto che è difficile passare da una dieta mediterranea ad una Dieta Paleo .

Il motivo ricorrente e’ : ” troppo difficile “.
Le scuse di solito coinvolgono anche la famiglia : ” la mia famiglia non la fara’ mai”.
Oppure si bada ai soldi : “i cibi biologici sono troppo costosi “.Scuse assurde !!!
 Andiamo ad elencare le prime 5 NON-SENSE EXCUSES sulla Dieta Paleo.




1) E ‘ la solita dieta che va di moda con pochi carboidrati


La Dieta Paleo è una dieta ricca di carboidrati a basso indice glicemico. Non si devono mangiare i cibi trasformati industrialmente che contengono zucchero in eccesso ma carboidrati derivati da altri alimenti piu’ sani. La Dieta Paleo incoraggia a mangiare una grande varietà di frutta e verdura, che sono entrambi carboidrati.
La moda? Sono sicuro che tutti gli esseri umani fino all'epoca agricoltura potrebbe permettersi di dissentire. E ‘ la stessa dieta dell’ uomo che e’ sopravvissuto fino all'era dell’agricoltura. Credo che la Dieta Paleo può essere rinominata la Dieta per la sopravvivenza umana.

2) La dieta Paleo è difficile da seguire.

Le scuse sono sempre le solite : sono sposato con tre figli,  lavorate a tempo pieno,non ho tempo ho bisogno di una dieta semplice.
Ad esempio la famosa dieta a zona e’  sicuramente un ottima dieta, ma e’ piu’ difficile da seguire per sfamare una famiglia intera …con i “blocchi” di questa  dieta a zona specifici. Nella Nostra dieta non bisogna fare i conti ogni volta che si cucina e una moglie puo’ preparare liberamente un pasto per tutta la famiglia.


3) E’ troppo cara

L’acquisto di cibi ad alta qualità e prodotti biologici è un po ‘più costoso rispetto all’acquisto di alimenti di produzione di massa, ma pensati su per un minuto.
Preferisci pagare pochi centesimi in più ora, o pagare con la propria salute in seguito? Pensateci.



4) Ho sempre fame

Cambiando dieta per una dieta Paleo i livelli di fame cessano. Ci si puo’ anche trovaere a periodi di digiuno intermittente, senza sensazione di fame.
I soliti pensieri ” e ora che mangio?” , ” ho i crampi dalla fame” , ” vado al bar a fare uno spuntino” sono solo brutti ricordi.
Uno dei migliori elementi della dieta Paleo è mangiare ogni volta che hai fame a sazietà. Questo perchè quello che mangi  e’ composto da cibi nutrienti ed e’ abbastanza per dare energia al tuo corpo.

5) Mi fa Ingrassare

La dieta Paleo elimina il grasso corporeo. Molte testimonianze di persone che praticano sport come il CrossFit  hanno dichiarato oche nel giro di 2 settimane dopo aver iniziato una dieta paleo ha migliorato la forza e il livello di grasso corporeo- massa magra.


Fonte :

Allenamento: LA DOTTRINA DELLE RIPETIZIONI

Vi do schematicamente tutta una serie di indicazioni...da provare...

  • Utilizza il numero di ripetizioni che meglio si adatta a te ed AI TUOI OBIETTIVI.
  • Cambia il numero di ripetizioni di ciclo in ciclo solo se ti sembra il caso, MA ORGANIZZA AL MEGLIO LA PROGRESSIONE PERCHE' A SECONDA DEL NUMERO DI RIPETIZIONI CHE SCEGLI, CAMBIA PURE IL TUO OBIETTIVO DI ALLENAMENTO.
  • Mentre alcune persone ottengono buoni risultati con un numero di ripetizioni superiore ai 10, altri trovano più produttive 5 o meno ripetizioni. DIPENDE DALLA QUALITA' DELLE FIBRE MUSCOLARI CHE E' PERSONALE ED UNICA...E DIPENDE SEMPRE DAGLI OBIETTIVI CHE TI PONI.
  • Quando arrivi a conoscere qual è il numero ideale di ripetizioni per un dato esercizio, CERCA SEMPRE di superarlo! Continua con quelle ripetizioni per un tempo sufficiente a percepire un adattamento...e poi concentrati sull'aggiunta di peso.
  • L’allenamento con poche ripetizioni (2-4) va affrontato con gradualità e mantenendo la forma di esecuzione perfetta. Vanno usati carichi "al limite" quindi è assolutamente fondamentale CURARE  LA FASE DI RISCALDAMENTO MUSCOLARE ED ARTICOLARE (soprattutto!). Preparati bene prima di eseguire ripetizioni singole (o di numero limitato) PER GLI ALLENAMENTI MASSIMALI DI FORZA. Usa questa tecnica occasionalmente e con molta prudenza, perché lo stress su articolazioni, muscoli e tessuti connettivi sarà molto maggiore. Se si esce dalla traiettoria ideale durante una singola massimale è molto più probabile farsi male che se si fa lo stesso errore durante delle serie dure a numero di ripetizioni medio o elevato ma con peso ridotto.
  • L’allenamento con ripetizioni singole non usa mai dei veri massimali da una sola ripetizione, ma il 90-95% dei pesi limite.



  • Se vuoi sperimentare l’allenamento PER AUMENTARE IL MASSIMALE, per esempio, SU PANCA PIANA mantieni "UN NORMALE ED ADEGUATO" numero di ripetizioni e serie per l’allenamento degli addominali (sia retto che obliqui) , polpacci, collo e quello specifico per le braccia.
  • Nello squat e negli esercizi accessori usa in genere un numero di ripetizioni maggiore. Un numero alto di ripetizioni, specialmente nell'allenamento di gambe e schiena, si è dimostrato molto efficace.
  • Il lavoro per i polpacci e gli addominali viene tradizionalmente svolto con 20 ripetizioni o più. Prova un numero più basso di ripetizioni – 10 o addirittura anche solo 5 o 6 – usando carichi più pesanti, e magari scoprirai di fare progressi migliori.
  • Lo speciale allenamento con il sistema del rest-pause a 20 ripetizioni non bisogna limitarlo allo squat. Si adatta molto bene anche allo stacco da terra a gambe piegate, specialmente usando una trap bar. Questi esercizi fatti in tal modo sono estremamente impegnativi, ed è questa la ragione per cui possono essere estremamente produttivi, ma solo quando combinati con un programma di allenamento molto abbreviato, tanto tempo per recuperare, e abbondanza di nutrizione di qualità.
  • “Prendi un peso con cui riesci a fare 10 ripetizioni e poi sforzati di arrivare a  20 ripetizioni!”: questa è una stupida tradizione...Ti consiglio invece di cominciare FISSANDO UN OBIETTIVO FISSO. Poi aggiungi 1/2 kg a settimana SENZA CAMBIARE IL NUMERO DI RIPETIZIONI. Continua così per almeno 3 mesi...e poi cambia...
  • Espira – anche in maniera “esplosiva” – durante la fase positiva (CONCENTRICA) di ciascuna ripetizione; ciò ti aiuterà a far superare al bilanciere il punto difficile della ripetizione, senza "blocchi" che possono risultare molto pericolosi sia per i muscoli che alleni che per le tue articolazioni. Ricorda: NON TRATTENERE MAI IL FIATO! MAI APNEA!!!!
  • Tieni la bocca aperta per dissuaderti dal trattenere il respiro e per inalare una quantità maggiore di aria.
  • Due ripetizioni eseguite in modo anche solo lievemente impreciso, possono affaticarti quanto o più di tre fatte correttamente!


Pausa tra le ripetizioni

  • Nessuna (continuative) o di un secondo o di pochi secondi. A SECONDA DI COSA SCEGLI, DEVI CONTINUARE CON QUESTO STILE PER TUTTA LA DURATA DEL CICLO DI ALLENAMENTO. La velocità e la capacità tensiva (il tempo o pausa tra le ripetizioni e la velocità di esecuzione) SONO I PARAMETRI PIU' IMPORTANTI  PER DEFINIRE CHE TIPO DI ALLENAMENTO STAI FACENDO E CHE OBIETTIVI VUOI RAGGIUNGERE.


  • Allenamento rest-pause: pause di 30-60 secondi (permette di utilizzare carichi più pesanti). La serie diventa una serie di ripetizioni singole.
  • Gli squat e gli stacchi a gambe piegate presentano la quasi opprimente necessità di fare una breve pausa tra le ripetizioni, almeno verso il termine della serie.






Etica delle ripetizioni

  • Mantieni il pieno controllo in ogni momento per cercare di assicurarti che ogni serie sia eseguita veramente al meglio possibile.
  • Quando esegui perfettamente una ripetizione e sai che non riuscirai a fare quella successiva altrettanto perfettamente, aspetta qualche secondo, ma NON evitare di farla: fatti aiutare...MA NON FARE MAI MENO RIPETIZIONI DI QUELLE PREFISSATE. Se avevi deciso che la serie fosse composta da 12 ripetizioni, 12 devono essere!!!
  • Alla fine di ciascuna serie, quando le ripetizioni diventano dure da completare, resisti alla tendenza di eseguirle velocemente o a strattoni. E’ al termine di una serie che capacità di controllo e disciplina vengono messe alla prova più duramente.
  • Com’è possibile garantire una forma perfetta sulla ripetizione finale quando ci si concentra sullo sforzo? Non è possibile. Quando si esegue una ripetizione e si sa che non si concluderà, meglio mantenere la contrazione OPPONENDOSI ALLA DISCESA DELLA FASE NEGATIVA piuttosto che rischiare di deteriorare la forma per completare tutta la ripetizione. Risparmia un po’ di energia e ritorna la volta successiva cercando di completare la ripetizione nel modo corretto. 
  • Immagina che stai eseguendo la distensione su panca e la sesta ripetizione si blocca fino a fermarsi ma tu continui a spingere perché vuoi completare tale ripetizione. Con la spinta il bilanciere si inclina leggermente da una parte, si perde un attimo il giusto andamento del movimento, si spinge appena un po’ asimmetricamente e una spalla si solleva un po’ dalla panca. Queste poche, piccole deviazioni possono essere abbastanza per infortunarsi una spalla. CONTROLLA SEMPRE LA TUA POSTURA!Più è scarsa la forma di esecuzione, maggiore sarà l’effetto negativo che la medesima quantità di allenamento avrà sul corpo. Una forma di cattiva qualità logora le articolazioni e le strutture del connettivo, e impegna maggiormente le proprie capacità generali di recupero.
  • Sii in ogni momento dell’esecuzione potenzialmente in grado di fermarti e tenere brevemente il peso: ciò vale come attestazione della propria capacità di controllo.
  • Più la serie diventa intensa più è importante fare attenzione alla porzione negativa (abbassamento) della ripetizione. Se abbassi il bilanciere leggermente fuori dal corretto andamento rimarrai fuori dal corretto andamento anche durante la fase positiva.
  • Gli errori possono sempre verificarsi: se le prime due ripetizioni non danno la giusta sensazione, fermati e cerca di comprendere cosa c’è di sbagliato, riposa qualche minuto e poi fai la serie nel modo corretto. Bisogna sempre mantenersi caldi mentre ci si allena.
  • Se una volta che hai appreso una forma di esecuzione corretta, la applicherai senza eccezione ad ogni ripetizione di ciascuna serie che fai, allora potrai usarla per sempre. Ma se ti distrai appena, prima che tu te ne accorga regredirai al punto di partenza con tutti i relativi dolori, problemi, infortuni e insuccessi. 


Centooooooooooooooooooooooooo!


Grazie a tutti coloro che mi seguono,
che hanno apprezzato il mio lavoro,
i miei articoli e
condividono la mia passione
per il benessere ed il fitness!

Grazie a tutti!

Tecniche KINESIOLOGICHE per migliorare la CONCENTRAZIONE e l'EQUILIBRIO


  • CONCENTRAZIONE

Concentrazione significa focalizzare la mente su un singolo aspetto, compito, oggetto, in modo da eliminare tutte le interferenze e distrazioni. 
La respirazione e la postura possono aiutarci in questo compito soprattutto all'inizio dove i pensieri continuano a bombardare la mente... L'espirazione prolungata può aiutarci ad eliminarli o allontanarli.
Quindi osservare un oggetto nei minimi particolari,  fotografarlo  mentalmente e poi quando gli occhi sono stanchi, chiuderli, coprirli con i palmi delle mani in un palming ristoratore e portare avanti la visualizzazione dell'oggetto. Questa è un'ottima tecnica per sviluppare ulteriormente la concentrazione.


  • PULIZIA MENTALE

La tecnica di vuotare la mente è molto importante, perchè ci permette di levare di mezzo tutte le interferenze che come le mosche ci ronzano intorno.
La mente deve essere calma, vuota, limpida come uno specchio.  Nessuna paura, non entrerà alcuno spirito immondo... la mente vuota non è una mente debole da zombie... la mente vuota è una mente forte e potente completamente radicata nel qui ed ora... la mente vuota è inattaccabile proprio perchè non ha breccie che permettano l'accesso ad alcunchè.  Non è facile... anzi ci vuole molto sforzo e disciplina... e questo rinforza ancora di più la concentrazione e le nostre capacità... questo sì che ci rende forti, invincibili ed inviolabili a pensieri ed energie negative... proprio come uno specchio che riflette indietro e che lascia passare solo ciò che vogliamo in quel momento.

  • CONCENTRAZIONE E RESPIRO

Per imparare la concentrazione mentale, ci si può allenare concentrandosi sulla respirazione. Un po' come un'evoluzione dell'esercizio precedente, dobbiamo diventare tutt'uno con l'atto della respirazione. Seguiamo l'aria che entra dal naso attraverso le narici, scende già nella trachea e nei polmoni fino gli alveoli... poi di nuovo verso l'alto... Dentro e fuori... In e Out...

La cosa più importante è il controllo della mente. La mente deve rimanere ferma sulla respirazione, senza divagazioni. Può essere utile contare le espirazioni... 1-10 o 10-1 o 100-1. Il numero non ha contenuto emotivo e quindi la mente può rimanere quieta.
Se arrivano dei pensieri... puoi cancellarli ripetendo la frase "Cancel cancel", o allontanandoli, o abbassando il volume dell'audio...(posiziona sempre una mano, o entrambe, sulla fronte, a toccare in modo molto leggero i 2 PUNTI NEUROVASCOLARI DI BENNET del meridiano dello stomaco - Ricorda di non togliere mai le mani dalla fronte mentre applichi la tecnica...aspetta la conclusione positiva dell'effetto rilassante "svuota-memoria").  Ognuno usa la sua tecnica preferita.  Dobbiamo arrivare a creare una calma mentale, un vuoto mentale per almeno 5 minuti... Sembrano pochi... ma tutt'altro... Quando si fa questo esercizio il tempo sembra dilatarsi!!

  • RILASSAMENTO PROFONDO

Per imparare a controllare i nostri corpi... dobbiamo lasciare andare le tensioni in eccesso.  Quindi dobbiamo rilassarci ad un livello molto profondo e per fare questo dobbiamo usare tutti gli stratagemmi possibili.

  • Stretching
Stirarsi e fare stretching aiuta ad eliminare gran parte delle tensioni, quindi qualunque esercizio che ci permetta di scioglierci è di grande aiuto. Stretching, Yoga, esercizi di mobilitazione delle articolazioni, scioglimento, sono un'ottimo inizio per ottenere il rilassamento profondo... da un punto di partenza fisico.


  • Respirazione
La respirazione profonda aiuta a sciogliere le tensioni. Cerchiamo di lasciare andare l'aria, con un'espirazione più lunga dell'inspirazione (rapporto 3:1). Lasciamo che tutte le tensioni se ne vadano con l'aria che esce fuori dai polmoni. Sentiamo l'aria che entra nei polmoni portando nuova energia, attraverso il naso e la trachea... tratteniamola un po' e poi fuuuuuuooooooriiiiiii... con calma e tranquillità....


  • Rilassamento frazionato e visualizzazione
Si tratta di rilassare le diverse parti del corpo passandole in rassegna una ad una, con uno stimolo mentale (visualizzazione) oppure con la massima tensione del muscolo e l'immediato rilassamento: piedi, caviglia, gambe, cosce, ancora le gambe (dai piedi alla vita), l'addome, la bassa schiena, il torace e l'alta schiena, le spalle, le braccia, le mani, la faccia, la testa, la mascella, il collo, ancora il corpo intero... 


  • Massaggio
Il massaggio è sicuramente un ottimo metodo per rilassarsi. Peccato che per farlo ci voglia una persona che svolga il ruolo del massaggiatore... e non è sempre possibile. Ma si può fare un altro tipo di massaggio:  il massaggio mentale! Ovvero possiamo immaginare di venire massaggiati cercando di ricreare con la nostra mente tutte le possibili sensazioni.

  • BRAIN GYM

La kinesiologia educativa - o brain gym - ci aiuta a conoscere il nostro potenziale illimitato attraverso l'integrazione dei due emisferi del cervello. Facendo dei movimenti specifici di integrazione sviluppiamo un processo che insegna alla mente, al corpo ed allo spirito, a lavorare insieme. 

I risultati che si possono ottenere sono: 
- miglioramento della vista e dell'udito
- maggiore facilità nel leggere e nello scrivere (si riescono a risolvere casi di dislessia)
- memoria più efficiente
- aumento della concentrazione
- maggior confidenza in se stessi
- più equilibrio (fisico e mentale)

Ora, molti sanno che i due emisferi hanno compiti, mansioni e particolarità differenti.  Per esempio la parte sinistra è focale, fissa l'attenzione su una zona ristretta di attività, analizza, spezzetta la materia e osserva i dettagli e non si occupa dell'intero ma il suo trattamento è piuttosto sequenziale; combatte, si sforza di esercitare un controllo cosciente, esprime l'io, è espressiva. E’ la sede del linguaggio e dell'ascolto, della paura e della preoccupazione.  La parte destra invece è più diffusa, nel senso che non si concentra su un punto ma su una vasta area, il suo punto di vista è olistico.
Osserva l'immagine di fondo, sintetizza il tutto, non si occupa del particolare. Il suo trattamento è simultaneo, capisce le relazioni multiple, spaziali, si interessa al ritmo ed al flusso invece della logica.
E’ la sede delle reazioni automatiche, dell'istinto di sopravvivenza, è un area molto ricettiva ed impulsiva. La vista è trattata in prevalenza dall'emisfero destro, ma è anche la sede del dolore e della tensione.
Se è vero che i due emisferi svolgono delle mansioni differenti, è altrettanto vero che essi sono strettamente complementari e necessari l'uno all'altro. Senza l'uno l'altro perderebbe il suo significato, la sua ragion d'essere. La relazione e l'integrazione dei due emisferi è essenziale, e quindi a sua volta le vie nervoso che garantiscono questa relazione.  Il Brain-Gym aiuta precisamente questa integrazione.

Spesso per dello stress o per dei movimenti sbagliati i due emisferi "comunicano male" cioè con poco successo ed uno dei due prende il sopravvento. Si tende dunque a razionalizzare troppo, a farsi prendere dalla paura oppure a reagire per abitudine senza riflettere, vedendo tutto nero. Il Brain-Gym aiuta a ristabilire l'equilibrio perso, attraverso degli esercizi di coordinazione corporea. 

IL CROSS-CRAWL

Il più semplice di esso è di far incontrare il gomito sinistro con il ginocchio destro (piegano il dorso ed alzando la gamba) e poi il gomito destro con il ginocchio sinistro e quindi continuare ad alternare questi movimenti finché si vuole (non ci sono controindicazioni). 

In alternativa si possono eseguire questi esercizi:


Per rafforzare l'effetto si potrebbe fissare una croce (X) riprodotta su un foglio. 
Se non credete che non ci sia equilibrio tra i due emisferi, provate a fare questo semplice esercizio ad occhi chiusi per almeno un minuto. A molti capita di trovarsi a guardare in un'altra direzione quando riaprono gli occhi perché hanno girato in tondo mentre facevano l'esercizio. 


Un'altro esercizio è DISEGNARE UN DOPPIO CERCHIO NELL'ARIA in un percorso a "8" come da foto:


  • LA TECNICA DELLO SWITCHING

Prima di iniziare ricordati sempre di bere un bicchiere abbondante di acqua fresca (meglio se minerale naturale). Qualora avessi bevuto del caffè nell'arco della precedente mezz'ora ti invito a bere qualche sorso in più.
Procedimento:
1.              Massaggiare simultaneamente ed intensamente con la punta delle dita di una mano i punti 1 e 2 (Rene 27 - PUNTI ROSSI) mentre l’altra mano sta aperta appoggiata sulla pancia all’altezza  dell’ombelico. Il massaggio deve durare per almeno 30”, o finchè perdura un senso di dolore. Poi invertire la posizione delle mani e ripetere il massaggio.
2.              Massaggiare simultaneamente ed intensamente i punti 3 e 4 sopra e sotto le labbra (VasoGov.26 e VasoConc.24 - PUNTI VIOLA)  mentre l’altra mano sta sull’ombelico come nel punto 2. Seguire le stesse indicazioni del punto 2 per quanto riguarda la durata del massaggio e l’inversione della posizione delle mani.
3.             Massaggiare simultaneamente ed intensamente con una mano il punto 5 nellla zona sovrapubica (circa 4/5cm sotto l’ombelico) tenendo il pollice di quella mano a contatto con l’ombelico (VasoConc.8 - PUNTO VERDE)…con l’altra mano massaggiare il coccige (punto 6) (VasoConc.2 e VasoGov.2 - PUNTI BLU). Anche in questo caso seguire le stesse indicazioni del punto 2 per quanto riguarda la durata del massaggio e l’inversione della posizione delle mani.




  • LA TECNICA DELLE 3 PERCUSSIONI


Tali percussioni danno rapidamente vitalità ed energia a tutto il corpo.

RENE 27
Questi punti si trovano leggermente sotto le clavicole, vicino allo sterno, dove c'è un piccolo incavo. Picchietta o massaggia... va bene ugualmente, tieni conto che il punto potrebbe essere un po' doloroso se congestionato, massaggia finchè non va via il dolore. Più volte al giorno puoi picchiettare questi punti per ristabilire il flusso corretto dell'energia.

IL TIMO
Indicato con il giallo in figura, sotto allo sterno, si trova la ghiandola del timo. Picchiettare questo punto serve ad aumentare la risposta immunitaria dell'organismo, ad incrementare l'energia e la vitalità, a combattere lo stress. Aiuta a prevenire e combattere influenza e raffreddore, stimolando le difese del nostro organismo.

PUNTI NEUROLINFATICI DELLA MILZA
Si trovano sulla parte terminale del meridiano della milza ed il picchiettamento di questi punti, situati sotto la regione mammaria (quindi sotto il seno... anche per gli uomini)Picchiettare la milza stimola il sistema immunitario, armonizza gli ormoni, rimuove le tossine, combatte le infezioni, migliora il metabolismo.Si tratta di picchiettare o massaggiare intensamente la 27esima coppia di punti del meridiano del rene della medicina cinese, cioè i punti terminali del meridiano... (nella foto indicati in azzurro) per aumentare il flusso energetico, pensare più lucidamente, dare vitalità (soprattutto quando si deve andare avanti nonostante il sonno e la stanchezza), aumentare la risposta immunitaria, liberarsi dalle malattie ed anche evitare i problemi legati al cambio di fuso orario (jet lag). 






Basta un peso per stare meglio!

«Allenarsi con i pesi non è divertente». Quante volte avete sentito questa frase pronunciata da amiche o amici. Eppure, ricerche passate e recenti indicano che i pesi sarebbe meglio farseli amici per un sacco di buoni motivi. «Il muscolo è uno dei principali consumatori d’energia del corpo umano, ma lungo il corso della vita tutti noi siamo soggetti a ciò che Irwin Rosenberg, dell’Università di Boston, ha definito “sarcopenia”, ossia la perdita di massa e funzione muscolare che avviene con il passare dell’età - illustra molto bene Fabrizio Duranti, che nel suo libro “Le 100 regole del benessere” (Ed. Sperling & Kupfer) ha dedicato parecchi capitoli proprio all’importanza della pesistica nella ricerca della salute». «Il miglior modo per prevenire e contrastare la sarcopenia - continua Duranti - è il regolare allenamento con i pesi. Manubri e bilancieri sono in grado di agire anche in età molto avanzata, come dimostrato fin dal 1994 da una ricerca pubblicata sul New England Journal of Medicine». Il consiglio è quello di associare al regolare allenamento aerobico due allenamenti settimanali con i pesi, ognuno di 45-60 minuti.



Un aiuto contro le malattie cardiovascolari

I benefici dati dai pesi sono molti. Anche a livello del sangue. Prendiamo l’omocisteina: «E’ un amminoacido che se presente nel sangue a livelli troppo alti diventa un importante fattore di rischio per le malattie cardiovascolari e forse anche per la malattia di Alzheimer, come indicato da recenti studi - spiega Fabrizio Duranti -. Il tasso di omocisteina aumenta in presenza di una carenza di vitamine come l’acido folico e la vitamina B12. (l’acido folico è abbondante nelle foglie verde scuro, nel lievito, nel germe di grano, nei fagioli). Secondo un recente studio, per combattere l’iper-omocisteina è utile aggiungere alla cura dell’alimentazione anche un regolare allenamento con i pesi». Lo studio è stato condotto dall’Università della Virginia su due gruppi: chi si allenava con i sovraccarichi, che si trattasse di persone di peso normale o di obesi, alla fine è risultato con livelli di omocisteina più bassi nel sangue.


Più memoria a qualsiasi età

Anche il cervello ne riceve benefici: a partire dai 30 anni, infatti, comincia a perdere ogni giorno un certo numero di neuroni in modo progressivo. Gli esperti consigliano generalmente una sana alimentazione, uno stile di vita attivo e la cura di hobby e di interessi. Ma la novità più eclatante è quanto ha messo in luce uno studio realizzato dal Dipartimento di psicologia dell’Università di Brandeis (Massachusetts, Usa) su un gruppo di anziani. Bene, chi praticava regolarmente i pesi ha dimostrato di avere una più alta capacità di memoria.


Per conservare la densità ossea e controllare il diabete

Va ricordato poi che l’allenamento con i pesi è in assoluto l’attività fisica migliore per conservare la densità ossea e prevenire l’osteoporosi, come dimostrato dal Pacific Medical Center di Seattle fin dal 1994. Quanto a chi soffre di diabete di tipo 2, è risaputo che la regolare attività aerobica è un ottimo metodo per migliorare il metabolismo del glucosio e controllare così il problema. Ma recentemente si è visto che abbinando la corsa a esercizi di body building si riesce ancor più a migliorare il metabolismo del glucosio.


Bastano tre ore alla settimana, divise in due volte

Per riassumere: volete mantenere con i pesi un’ottima forma e combattere l’invecchiamento? La strada ottimale è quella di allenarsi, mediamente, due o tre volte la settimana per un massimo di 3 ore settimanali, tenendo conto che nella terza settimana non dovrete per niente allenarvi. Questo è il metodo più diffuso e viene insegnato presso l’Università di Torino.

Il SOLLEVAMENTO PESI serve anche a DIMAGRIRE – Una ricerca lo dimostra


La tecnica del sollevamento pesi e del bodybuilding è stata spesso giudicata inefficace nel raggiungimento di una forma fisica ideale, se non nell'ottica di irrobustire la figura. Per molti, quindi, tale attività ginnica viene considerata solo come un vanitoso sfoggio di muscoli.
Si tratta di un mito da sfatare, anche perché più muscoli significano un metabolismo più alto e veloce, e quindi la capacità di bruciare calorie più in fretta.

E’ efficace quanto la corsa nel bruciare le calorie, ma è più efficace della corsa nel far sì che le calorie bruciate provengano dai grassi e non da altre forme energetiche.

Uno Studio della Boston University School of Medicine ha posto sollevamento pesi e jogging sullo stesso piano: entrambi presentano infatti gli stessi benefici effetti nel bruciare calorie e nello scongiurare il rischio di diabete. 
Sono stati studiati dei topi creati in laboratorio con un particolare gene che, una volta attivato, ha dato loro muscoli simili a quelli prodotti dal sollevamento pesi. I ricercatori hanno visto che, disattivando il gene, i topi alimentati con una dieta da fast-food ricca di grassi e zuccheri diventavano obesi in breve tempo sviluppando inoltre problemi al fegato.
Al contrario, se attivato, il gene faceva bruciare il grasso in eccesso e preveniva anche il diabete di tipo II aiutando i topi a regolare l’insulina anche senza aumentare la loro attività fisica.

Il segreto - secondo i ricercatori - sta proprio in particolari tipi di muscoli che si sviluppano con il sollevamento pesi, che consentono di bruciare energia anche se non si pratica molta attività fisica.


Si tratta di una scoperta che potrebbe essere particolarmente utile per le persone anziane, che possono avere problemi con la corsa. Il sollevamento pesi, infine, fornisce altri effetti salutari, sia sul lungo termine (irrobustisce le ossa), sia sul breve periodo (tonifica il corpo). Il tutto, ovviamente, deve essere sempre abbinato ad un corretto regime alimentare e a sane abitudini di vita.

FONTE: Research Suggests Weight Training Equals Weight Loss 



ANCORA UNA COSA...

Per il dimagrimento non basta solo la dieta!!!

Un «sistema di sicurezza» interno fa conservare l'energia anche in situazioni di carenza di calorie, riducendo l’effetto dimagrante della sola restrizione calorica.

Non basta soltanto mettersi a dieta ma è necessario anche l’esercizio fisico.
A spiegare uno dei possibili meccanismi responsabile degli scarsi risultati che si ottengono con la sola restrizione calorica è uno Studio pubblicato sull’American Journal of Physiology,condotto dai ricercatori dell’OregonHealth & Science University
Gli scienziati americani sono giunti a tali conclusioni studiando il comportamento di 18 femmine di scimmia (macaco rhesus), dopo averne diminuito del 30% l’apporto calorico. Dopo 4 settimane di dieta non è stata registrata alcuna significativa perdita di peso nelle scimmie, mentre è stata riscontrata una notevole diminuzione della loro attività. I livelli naturali di attività fisica, quindi, hanno cominciato a diminuire subito dopo l’inizio della restrizione calorica: quando quest’ultima è stata ulteriormente abbassata per 4 settimane successive, l’attività fisica delle scimmie è diminuita ancora. Risultati diversi sono stati ottenuti da altre 3 scimmie alimentate normalmente, ma indotte a svolgere un’ora di esercizio fisico al giorno: in questo modo esse hanno ottenuto una perdita di peso significativa.
In pratica, la sola riduzione calorica non porta a grandi risultati perché tende a diminuire il metabolismo basale, per cui l’organismo brucia meno calorie e quindi non si dimagrisce in modo rilevante. 
Le ricerche hanno ormai assodato che l’approccio ideale per affrontare l’obesità deve essere multidisciplinare e integrato: si deve intervenire con una terapia cognitivo-comportamentale per motivare il soggetto a dimagrire e a correggere abitudini sbagliate ormai consolidate, e al contempo va attuata un’educazione alimentare e praticata l’attività fisica.
Il movimento è fondamentale perché permette di attivare tutta una serie di meccanismi molecolari che portano alla formazione di nuovi mitocondri, che sono il motore delle cellule. 
FONTE:




L’Età Non Influisce sul Peso Forma: Basta Impegnarsi!

L’avanzare dell’età determina molti cambiamenti fisici, ed anche l’aumento di peso viene spesso attribuito al processo di invecchiamento del nostro organismo. 


Tanti fattori concatenati che modificano il corpo, le sue funzionalità, l’aspetto, e l’agilità. 

Ma il sovrappeso, anche se strettamente legato all’invecchiamento, si può combattere? 

Sicuramente si; anche se quasi tutti entriamo nella fase di invecchiamento già fuori forma per via della vita che conduciamo, troppo supportata dalle comodità che ci regalano solo  la mancanza di attività fisica e un conseguente calo fisico, perdita di tonicità dei muscoli, pigrizia, scarsa volontà a fare movimento.

Le attività oggi vengono svolte tutte con supporti tecnologici: guidare una macchina nel traffico, stare seduto davanti al computer o guardare la televisione per ore, pulire la casa con gli elettrodomestici; una vita sedentaria che favorisce indubbiamente l’aumento di peso. 

Aumentare di peso non deve essere una conseguenza inevitabile dell’invecchiamento. 

Una persona può combattere l’aumento di peso, integrando il lavoro con l’esercizio quotidiano.

Ma non voglio cadere nella banalità (e scorrettezza...) di chi continua a sostenere che basta camminare per mezz’ora al giorno o un pò di corsa, nuoto,escursioni a piedi o in bicicletta per costruire o rafforzare la muscolatura.

Per sostenere e tonificare il corpo e soprattutto per gestire le variazioni ormonali indotte dall'età è necessario dedicarsi all'attività di sollevamento pesi in palestra, eventualmente abbinato ad altre attività come lo yoga o il pilates, attività a corpo libero per mantenere l'elasticità muscolare e la capacità propriocettiva (gestione dell'equilibrio e della stabilità). 

Ovviamente, non improvvisatevi atleti quando non lo siete ed affidatevi soprattutto ad un buon allenatore e personal trainer, che, oltre a mostrarvi la corretta esecuzione dei movimenti, costruisca una scheda di allenamento SU MISURA, personalizzata ed "organizzata" per farvi raggiungere gli obiettivi che stabilite con lui STEP BY STEP, cioè passo dopo passo.

Ricordatevi che, nel bene e nel male, l'età influisce solo SUI TEMPI di raggiungimento dei vostri obiettivi...null'altro!
Ma il fatto che ci voglia un pò più tempo e pazienza, non vuol dire che non si possa più costruire muscoli (ed irrobustire le ossa...) dopo una certa età. NON E' VERO!

Voi ponetevi degli obiettivi; e poi sceglietevi un bravo professionista a cui affidare il compito di darvi delle risposte credibili e realizzabili. Io sono disponibile presso vari Centri della mia zona ma anche per una consulenza on-line via mail. Potete contattarmi in qualsiasi momento e vedrò di rispondervi prima possibile.

Ancora una cosa...

Dieta e nutrizione sono fattori chiave quando si tratta di un metabolismo in cammino verso l’ invecchiamento.
Gli esperti dietologi raccomandano di mangiare piccoli pasti più spesso durante la giornata. 
Per esempio, invece di mangiare tre pasti molto abbondanti al giorno, è consigliabile dividere in quattro o cinque porzioni molto piccole. Questo permette al corpo di bruciare rapidamente le calorie consumate, invece di dover smaltire in una sola volta grandi quantità di calorie inutilizzabili, accumulate da un pasto abbondante. Una cosa da evitare assolutamente è mangiare pasti abbondanti prima di andare a letto, questo porta ad un aumento di peso maggiore e veloce. Specialmente a cena devi prestare attenzione a ciò che consumi, questo punto ha grande importanza. Quando si è giovani, è più facile e meno problematico mangiare nei fast food, il famoso cibo spazzatura, troppo ricco di grassi. 
Quando si invecchia invece il corpo ha bisogno di nutrizione eccellente, leggera e ipocalorica, anche a beneficio del cuore e delle arterie.
Se anche per te è iniziato il processo di invecchiamento, è importante che tu sappia riconoscere che il corpo non è più quello di una volta, il cambiamento va accettato serenamente. Tuttavia, questo non significa che tu non debba prenderti cura di te, o che l’aumento di peso è inevitabile e che la buona salute e l’idoneità del tuo organismo non sono più possibili. A meno di gravi condizioni di salute, un corpo in forma e sano può essere ottenuto e mantenuto da giovani come da anziani con l’impegno a una sana alimentazione e a un sano stile di vita.


"Un viaggio di mille miglia comincia sempre con un primo passo" - Lao Tzu -