del Dott.Daniele Raggi
Le cellule del nostro corpo "sentono" e registrano ogni tipo di disagio o trauma (incidenti, cicatrici, insulti alimentari o ambientali, etc.), ma registrano anche ogni pensiero ed emozione (sotto forma di vibrazioni), che emettiamo ogni momento.
Le cellule "registrano", non pensano: vivono!
Proprio per il fatto che "non pensano", non creano conflitti fra di loro; il loro "semplice" scopo è quello di vivere al meglio e più a lungo possibile. Per fare questo, si avvalgono di una grande collaborazione fra cellula e cellula, fra organo e organo, nel pieno rispetto delle competenze specifiche..., e con "rigore transdisciplinare".
Potremmo dire che le cellule usano una grande "saggezza inconscia", pur subendo e svolgendo un "programma genetico" già codificato, ben preciso, a cui non possono sottrarsi, fino ad estinzione (sottostanno ad un programma, i cui parametri, limiti e confini, sono di fatto già stati assegnati..., fino all'estinzione programmata).
Da questa "consapevolezza inconscia", scaturisce l'esigenza di "voler" procreare..., proprio nel tentativo di "non morire" mai.
A differenza delle cellule, l'uomo, con la sua "stupida razionalità mentale" ed apparente consapevolezza, passa molto tempo della propria breve vita, a distruggere: sopraffare, prevaricare, conquistare, distruggere l'ambiente ed i propri simili... e dunque anche se stesso.
Le cellule, percependo e registrando ogni forma di pensiero, paura, egoismo, gelosia, etc. (dal quale sono investite e di cui "si nutrono", loro malgrado), perdono costantemente energia e forza vitale.
Inevitabilmente anche la postura manifesta atteggiamenti causati da fenomeni non fisiologici.
La medicina quantica, con le sue grandi conquiste, è in grado di dimostrare ed evidenziare molti dei punti sopra descritti.
Anche alcuni semplici test chinesiologici, sono in grado di dimostrare l'interazione del pensiero sul nostro sistema biologico.
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