È caratterizzata da dolore muscolare cronico e diffuso associato a rigidità e ad un corteo di sintomi di accompagnamento, tra cui affaticabilità, turbe del sonno e dell’umore, sintomi somatici e cognitivi.
Le cause sono multifattoriali e le possibili cure sono spesso controverse e sono tuttora oggetto di studio.
Nella fibromialgia il dolore può comparire in forme diverse, da un leggero indolenzimento costante fino ai dolori acuti. il dolore comunque si focalizza in punti ben precisi, chiamati tender points. Con la digitopressione su questi punti è possibile evocare il dolore corrispondente.
I trattamenti standard per la fibromialgia comprendono antidolorifici e antidepressivi. Questi farmaci possono ridurre sintomi come dolore, stanchezza e insonnia ma non risolvono il problema alla radice. I dolori si ripresentano una volta esaurito l'effetto del farmaco.
Anzi...
Una ricerca della Jesse and Julie Rasch Foundation ha rilevato che spesso i trattamenti medicinali sono inefficaci e possono anche causare effetti collaterali difficili da sopportare. Secondo gli autori, chi non riesce a fare a meno dei farmaci in caso di fibromialgia, dovrebbe comunque affidarsi a terapie complementari.
Ecco che un approccio alimentare equilibrato e selettivo può risultare determinante come supporto della sia della terapia farmacologica tradizionale che, soprattutto, in un approccio più funzionale ed "olistico" che preveda anche attività fisica e supporto psicologico e motivazionale.
Le ricerche sulla fibromialgia hanno dimostrato una significativa relazione con aspetti nutrizionali che vengono riportati di seguito:
1) La CARENZA DI MAGNESIO (Mg) può indurre i dolori muscolari, la debolezza delle gambe, il mal di testa e la tensione muscolare che si risolvono una volta assunto il Mg. (uno studio QUI e QUI)
2) La CARENZA DI SELENIO (Se) può favorire del dolore muscolo-scheletrico.
Ricordo che la supplementazione di selenio può diminuire gli autoanticorpi tiroidei circolanti in pazienti con tiroidite autoimmune cronica (AIT),
Ricordo che la supplementazione di selenio può diminuire gli autoanticorpi tiroidei circolanti in pazienti con tiroidite autoimmune cronica (AIT),
3) La CARENZA DI ZINCO (Zn) ha un effetto negativo sulla guarigione dal danno muscolare. (studi e riferimenti QUI, QUI, QUI e QUI).
4) Un assorbimento di metalli tossici da contaminanti, come cadmio (Cd) e mercurio (Hg), può indurre un peggioramento di diversi dolori muscolari. (uno studio QUI)
5) Una dieta ricca di nutrienti antiossidanti, è stato osservato un miglioramento dei sintomi di fibromialgia. (alcuni studi e riferimenti QUI, QUI, QUI, QUI e QUI)
6) Diete ricche di frutta e verdura che aumentano l’OSSIDO NITRICO (NO) a livelli normali (ad es. broccoli, melograno, agrumi, noci, rucola, lattuga, spinaci, cocomero) possono aiutare a ridurre il dolore correlato a fibromialgia. (studi QUI, QUI e QUI)
7) L’OBESITA' E LE DIETE RICCHE DI CARBOIDRATI POSSONO AUMENTARE IL DOLORE MUSCOLO-SCHELETRICO.
Non basta eliminare lo zucchero inteso come dolcificante (di per sè già cosa buona e giusta!).
(alcuni studi e riferimenti QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI e QUI)
Non basta eliminare lo zucchero inteso come dolcificante (di per sè già cosa buona e giusta!).
(alcuni studi e riferimenti QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI e QUI)
8 ) Alcuni tipi di frutta e verdura come pomodori, patate, peperoni, melanzane e talvolta gli agrumi, se assunti in grande quantità, oltre ad aumentare eccessivamente la quantità di carboidrati nella dieta giornaliera, sembrano aumentare la dolorabilità muscolare.
Le patate, inisieme ai peperoni, melanzane e pomodori, bacche di Goji, pepe, fanno parte delle solanacee, contengono SOLANINA, un alcaloide potenzialmente tossico. Il "glicoalcaloide" solanina può causare irritazione del tratto gastrointestinale, a danno del sistema nervoso, e si ritiene che possono causare teratogeni o difetti di nascita. I segni neurologici possono includere atassia, convulsioni, coma, debolezza muscolare e minzione involontaria. I meccanismo d’azione della solanina sono gli inibitori del colinesterasi (inibizione dell’ acetilcoina) che vanno a catena a compromettere tutte le funzioni neurali. L’acetilcolina, infatti, è il neurotrasmettitore del sistema nervoso parasimpatico.
Altri glicoalcaloidi si accumulano nei tessuti del corpo e tendono a concentrarsi in modo più significativo nel fegato. Alte concentrazioni sono state trovate anche in altri organi importanti quali il rene, cuore, polmoni e nel cervello.
Tutto va bene sino a quando l’organismo è sano, ma se soffriamo di alcune patologie come fibromialgia, Sindrome fatica Cronica, patologie muscolari o ancora patologie autoimmuni, in genere è bene evitarle, poichè fra i tanti effetti collaterali aumentano il dolore e senso di stanchezza, peggiorando i sintomi. La solanina è una sostanza che non permette all’infiammazione di spegnersi: le patologie autoimmuni sono strettamente connesse ad uno stato di infiammazione cronica, e la dieta deve pertanto essere potentemente antinfiammatoria. (studi e riferimenti QUI, QUI e QUI)
Le patate, inisieme ai peperoni, melanzane e pomodori, bacche di Goji, pepe, fanno parte delle solanacee, contengono SOLANINA, un alcaloide potenzialmente tossico. Il "glicoalcaloide" solanina può causare irritazione del tratto gastrointestinale, a danno del sistema nervoso, e si ritiene che possono causare teratogeni o difetti di nascita. I segni neurologici possono includere atassia, convulsioni, coma, debolezza muscolare e minzione involontaria. I meccanismo d’azione della solanina sono gli inibitori del colinesterasi (inibizione dell’ acetilcoina) che vanno a catena a compromettere tutte le funzioni neurali. L’acetilcolina, infatti, è il neurotrasmettitore del sistema nervoso parasimpatico.
Altri glicoalcaloidi si accumulano nei tessuti del corpo e tendono a concentrarsi in modo più significativo nel fegato. Alte concentrazioni sono state trovate anche in altri organi importanti quali il rene, cuore, polmoni e nel cervello.
Tutto va bene sino a quando l’organismo è sano, ma se soffriamo di alcune patologie come fibromialgia, Sindrome fatica Cronica, patologie muscolari o ancora patologie autoimmuni, in genere è bene evitarle, poichè fra i tanti effetti collaterali aumentano il dolore e senso di stanchezza, peggiorando i sintomi. La solanina è una sostanza che non permette all’infiammazione di spegnersi: le patologie autoimmuni sono strettamente connesse ad uno stato di infiammazione cronica, e la dieta deve pertanto essere potentemente antinfiammatoria. (studi e riferimenti QUI, QUI e QUI)
10) Gli alimenti contenenti ISTAMINA contribuiscono significativamente al dolore fibromialgico in quanto favoriscono i mediatori infiammatori (ad es. TNF-α, le bradichinine etc). (leggi QUI)
11) CARENZE DI ACIDO FOLICO e di FOLATI (vitamina B9 e B12 per esempio) possono aumentare i dolori. (leggi QUI e QUI)
12) La CARENZA DI VITAMINA D causa sintomi come miopatia e grave debolezza muscolare, in particolare per le gambe e la mobilità. Integrare con i giusti dosaggi di vitamina D è di primaria importanza! (studi QUI, QUI, QUI, QUI QUI e QUI ...ma di studi ne esistono a decine)
13) BASSI LIVELLI DI FERRITINA possono aumentare le dolenzie anche perchè la carenza ferro (Fe) (importante nella produzione di serotonina e dopamina) potrebbe avere un ruolo nell'origine della fibromialgia. (studi QUI e QUI)
14) Eliminate dalla dieta TUTTI I CIBI CONTENENTI GLUTINE, LATTOSIO E CASEINA. (alcuni studi, QUI, QUI e QUI)
Oltre ai disturbi a carico di ossa, muscoli e articolazioni, la fibromialgia può ripercuotersi anche sull'apparato digerente.
"Il 70% dei pazienti che presentano diagnosi di colon irritabile sono poi classificabili come fibromialgici e viceversa", ha spiegato Menotti Calvani, specialista in neurologia e nutrizionista all'Università di Roma Tor Vergata, nel corso del congresso della Società Italiana di Gastroreumatologia. Una parziale conferma di quanto ricercatori e clinici ipotizzano da tempo: i legami tra le malattie reumatiche e i disturbi del tratto digerente, in ragione di alcuni meccanismi infiammatori condivisi, sono ben più profondi di quanto si possa immaginare. Non è un caso che chi soffre di malattie infiammatorie croniche intestinali - morbo di Crohn e retto colite ulcerosa - risulti più a rischio di sviluppare l’osteoporosi, giusto per fare un esempio.
Il 75% della popolazione mondiale ha un’intolleranza al lattosio. Ovviamente in alcune persone è così mite che non mostra sintomi visibili. Tuttavia, alcuni processi che portano all'infiammazione si verificano all'interno del corpo. I latticini pastorizzati sono considerati alimenti infiammatori che promuovono dolori articolari o muscolari. Alcune ricerche confermano che la maggior parte delle persone sensibili al glutine ha anche problemi quando consumano prodotti lattiero-caseari.
Oltre ai disturbi a carico di ossa, muscoli e articolazioni, la fibromialgia può ripercuotersi anche sull'apparato digerente.
"Il 70% dei pazienti che presentano diagnosi di colon irritabile sono poi classificabili come fibromialgici e viceversa", ha spiegato Menotti Calvani, specialista in neurologia e nutrizionista all'Università di Roma Tor Vergata, nel corso del congresso della Società Italiana di Gastroreumatologia. Una parziale conferma di quanto ricercatori e clinici ipotizzano da tempo: i legami tra le malattie reumatiche e i disturbi del tratto digerente, in ragione di alcuni meccanismi infiammatori condivisi, sono ben più profondi di quanto si possa immaginare. Non è un caso che chi soffre di malattie infiammatorie croniche intestinali - morbo di Crohn e retto colite ulcerosa - risulti più a rischio di sviluppare l’osteoporosi, giusto per fare un esempio.
Il 75% della popolazione mondiale ha un’intolleranza al lattosio. Ovviamente in alcune persone è così mite che non mostra sintomi visibili. Tuttavia, alcuni processi che portano all'infiammazione si verificano all'interno del corpo. I latticini pastorizzati sono considerati alimenti infiammatori che promuovono dolori articolari o muscolari. Alcune ricerche confermano che la maggior parte delle persone sensibili al glutine ha anche problemi quando consumano prodotti lattiero-caseari.
15) Tra le FONTI PROTEICHE, anche se di ottima qualità, riducete la carne rossa e soprattutto quella di maiale. Ridurre non vuol dire eliminarla radicalmente: significa prediligere altre fonti quali pesce ed uova per esempio.
Carne da allenamento - Agente infiammatorio: bovini allevati a livello industriale e nutriti con mangimi come la soia, mais e grassi omega 6.
A causa dei piccoli spazi dove vengono allevati, questi animali assumono grassi in eccesso. Ma non è tutto: per crescere più velocemente e impedire loro di ammalarsi, vengono iniettati ormoni e imbottiti di antibiotici. Il risultato è un pezzo di carne che non si dovrebbe assolutamente mangiare. Se non diversamente indicato, la maggior parte, se non tutta, la carne di manzo, di maiale e pollame arriva dagli allevamenti da ingrasso.
Sostituti della carne da allevamento: gli animali allevati in modo biologico, nutriti naturalmente con le erbe al posto di granuli, ormoni, e grassi omega 3. Hanno più spazio per muoversi liberamente, sono più magri e contengono meno grassi saturi.
Carni rosse e carni lavorate - Agente infiammatorio: i ricercatori della scuola di medicina di San Diego dell’Università della California, hanno scoperto che la carne rossa contiene una molecola che gli umani non producono naturalmente il cui nome è, Neu5Gc. Dopo l’ingestione di questa molecola, il corpo sviluppa anticorpi anti-Neu5Gc, una risposta immunitaria che può innescare una reazione infiammatoria di tipo latente, ma definitivo, legata al cancro e alle malattie cardiache.
Il legame tra il consumo di carni lavorate e il cancro, è molto forte . In un rapporto del 2007 dal Fondo Globale per la Ricerca sul Cancro e l’Istituto Americano per la Ricerca sul Cancro, è stato dichiarato che le carni lavorate sono una causa convincente di tumori del colon e del retto e presumibilmente dell’esofago e dei polmoni. La ricerca include i prodotti di origine animale che sono stati affumicati, curati, salati o chimicamente conservati.
Sostituti per queste carni: NON E' NECESSARIO EVITARE LA CARNE ROSSA, lo ripeto, ma non posso dire la stessa cosa per le carni lavorate. Nessuna carne lavorata è sicura.
Quando acquistate carne rossa, non dimenticate di scegliere tagli magri e preferibilmente, di animali alimentati ad erba. Per ridurre la tossicità, è consigliabile non bruciare la carne durante la cottura, ma preferite la stufatura, la cottura a vapore o in umido.
Carne da allenamento - Agente infiammatorio: bovini allevati a livello industriale e nutriti con mangimi come la soia, mais e grassi omega 6.
A causa dei piccoli spazi dove vengono allevati, questi animali assumono grassi in eccesso. Ma non è tutto: per crescere più velocemente e impedire loro di ammalarsi, vengono iniettati ormoni e imbottiti di antibiotici. Il risultato è un pezzo di carne che non si dovrebbe assolutamente mangiare. Se non diversamente indicato, la maggior parte, se non tutta, la carne di manzo, di maiale e pollame arriva dagli allevamenti da ingrasso.
Sostituti della carne da allevamento: gli animali allevati in modo biologico, nutriti naturalmente con le erbe al posto di granuli, ormoni, e grassi omega 3. Hanno più spazio per muoversi liberamente, sono più magri e contengono meno grassi saturi.
Carni rosse e carni lavorate - Agente infiammatorio: i ricercatori della scuola di medicina di San Diego dell’Università della California, hanno scoperto che la carne rossa contiene una molecola che gli umani non producono naturalmente il cui nome è, Neu5Gc. Dopo l’ingestione di questa molecola, il corpo sviluppa anticorpi anti-Neu5Gc, una risposta immunitaria che può innescare una reazione infiammatoria di tipo latente, ma definitivo, legata al cancro e alle malattie cardiache.
Il legame tra il consumo di carni lavorate e il cancro, è molto forte . In un rapporto del 2007 dal Fondo Globale per la Ricerca sul Cancro e l’Istituto Americano per la Ricerca sul Cancro, è stato dichiarato che le carni lavorate sono una causa convincente di tumori del colon e del retto e presumibilmente dell’esofago e dei polmoni. La ricerca include i prodotti di origine animale che sono stati affumicati, curati, salati o chimicamente conservati.
Sostituti per queste carni: NON E' NECESSARIO EVITARE LA CARNE ROSSA, lo ripeto, ma non posso dire la stessa cosa per le carni lavorate. Nessuna carne lavorata è sicura.
Quando acquistate carne rossa, non dimenticate di scegliere tagli magri e preferibilmente, di animali alimentati ad erba. Per ridurre la tossicità, è consigliabile non bruciare la carne durante la cottura, ma preferite la stufatura, la cottura a vapore o in umido.
17) Evitate tutte le barrette ed i pasti sostitutivi, ricche di additivi ed aromi artificiali.
Alcuni additivi artificiali alimentari come l’aspartame e il glutammato monosodico (MSG), innescano reazioni infiammatorie, soprattutto nelle persone che già soffrono di malattie infiammatorie
Alcuni additivi artificiali alimentari come l’aspartame e il glutammato monosodico (MSG), innescano reazioni infiammatorie, soprattutto nelle persone che già soffrono di malattie infiammatorie
18 ) Non esagerate con la frutta secca. Mangiatela come snack facendo attenzione che non sia salata o trattata con olio di semi o di palma. (uno studio QUI).
Colza, olio di soia, mais e girasole sono in gran parte geneticamente modificati e numerosi dimostrano che questi oli contribuiscono all'aumento dell’infiammazione e del dolore.
Colza, olio di soia, mais e girasole sono in gran parte geneticamente modificati e numerosi dimostrano che questi oli contribuiscono all'aumento dell’infiammazione e del dolore.
20) SCEGLIETE SEMPRE CIBO VERO!!!
Magnesium deficiency in critical illness.
Selenium Supplementation Significantly Reduces Thyroid Autoantibody Levels in Patients with Chronic Autoimmune Thyroiditis: A Systematic Review and Meta-Analysis.
Relatively high mortality risk in elderly Swedish subjects with low selenium status.
I sintomi che rivelano la carenza di zinco
Lo zinco, un minerale fondamentale per la salute della tiroide e non solo...
Copper-Zinc Imbalance: Unrecognized Consequence of Plant-Based Diets and a Contributor to Chronic Fatigue
Ten Surprising Signs You’re Deficient in Zinc...with Foods To Solve It
Free radicals and antioxidants in primary fibromyalgia: an oxidative stress disorder?
Is fibromyalgia-related oxidative stress implicated in the decline of physical and mental health status?
Supplementation with vitamins C and E enhances cytokine production by peripheral blood mononuclear cells in healthy adults.
Free radicals, exercise and antioxidant supplementation.
Involvement of Oxidative Stress and Nitric Oxide in Fibromyalgia Pathophysiology: A Relationship to be Elucidated
Serum antioxidants and nitric oxide levels in fibromyalgia: a controlled study
Reduced tolerance of exercise in fibromyalgia may be a consequence of impaired microcirculation initiated by deficient action of nitric oxide.
Evidence for sugar addiction: behavioral and neurochemical effects of intermittent, excessive sugar intake.
Sugar: Public Health Enemy No. 1, Researchers Say
Sugar industry blamed fat in fake studies – study
Fructose: This Addictive Commonly Used Food Feeds Cancer Cells, Triggers Weight Gain, and Promotes Premature Aging
Controversies about sugars: results from systematic reviews and meta-analyses on obesity, cardiometabolic disease and diabetes
More sleep = less sugars in your diet
Diete chetogeniche: effetti cardiovascolari e ormonali
Potato Glycoalkaloid Toxicity: Solanine
Glycoalkaloids in potatoes: Content of glycoalkaloids in potatoes for consumption
Effect of cooking on the total glycoalkaloid content of potatoes
Fibromialgia, confermata l’efficacia della creatina
Creatine Supplementation in Fibromyalgia: A Randomized, Double‐Blind, Placebo‐Controlled Trial
Creatina per la fibromialgia e sindrome da affaticamento cronico
Se l'istamina va in tilt...
Acido folico per la fibromialgia e sindrome da affaticamento cronico
La vitamina B12 per la fibromialgia
Vitamin D and fibromyalgia: a meta-analysis
New Research – Pain Relief from Vitamin D
Vitamin D Benefits MS and Fibromyalgia Sufferers
Fibromyalgia
The 6 Best Supplements for Fibromyalgia
Low Levels of Vitamin D Linked to Fibromyalgia
6 Signs of Iron Deficiency in Fibromyalgia
Association between serum ferritin level and fibromyalgia syndrome.
Fibromyalgia and non-celiac gluten sensitivity: a description with remission of fibromyalgia
Is gluten the great etiopathogenic agent of disease in the XXI century?
Il sorprendente ruolo della nostra flora batterica sul benessere psicofisico.
Dietary linoleic acid-induced alterations in pro- and anti-nociceptive lipid autacoids: Implications for idiopathic pain syndromes?
7 buoni motivi per abbandonare la Soia
Controindicazioni della soia
Il lato oscuro della soia
FONTI:
The multifaceted and widespread pathology of magnesium deficiency.Magnesium deficiency in critical illness.
Selenium Supplementation Significantly Reduces Thyroid Autoantibody Levels in Patients with Chronic Autoimmune Thyroiditis: A Systematic Review and Meta-Analysis.
Relatively high mortality risk in elderly Swedish subjects with low selenium status.
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