Premessa: "STACCA IL CERVELLO, ESCI DAL PASSATO"
Il cervello è una centralina elettronica, il cui compito è quello di inviare e ricevere comandi dalla periferia, per la "tutela" del corpo stesso.
Da una parte, il cervello funziona in modo "automatico"; ma il cervello, per un’altra parte agisce anche ricevendo ordini dalla coscienza. Per lo meno, è così che dovrebbe essere!
A provvedere alla quotidiana sopravvivenza, è quindi solo il sistema automatico cerebrale.
La persona pensa sempre, sempre, sempre...un rimurginio continuo; alla fin fine dice sempre le stesse cose, senza elaborare nulla di originale e costruttivo. E’come un vecchio disco rotto!
Queste persone non sono in grado di "osservare il presente" ed agire quindi nel modo più appropriato.
Non c’è mai un "qui ed ora": questi pensieri ci bloccano come palle al piede e ci fanno disperdere una marea di energie psicofisiche.
Non si può creare un futuro agendo sempre e solo come nel passato: si ripeterebbero sempre gli stessi errori applicando le stesse le stesse vecchie soluzioni.
Ecco quindi che sarebbe proprio il caso di dire "stacca il cervello, esci dal passato".
Alcuni spunti su come farlo.
Rielaborazione attraverso Esercizi di Visualizzazione
E’ qualcosa di più concreto, ed entrano, anzi devono entrare!, in gioco le emozioni.
Alcuni pensano di non esser capaci di visualizzare: ma non è così. Faccio un esempio: se chiedo “Riesci a ricordare l’ultima volta che hai mangiato un buon piatto? Ricordi il sapore del condimento? Che condimento era? A base di cosa? Mentre assaporavi quel piatto, che sapore sentivi? Puoi sentirli adesso in bocca? Forse la salivazione ti sta aumentando.. perchè di fatto, con la mente, “stai vedendo” esattamente quel ricordo.
In questo caso, il senso utilizzato è il gusto. Ma per alcune persone possono entrare in gioco anche altri sensi.
La visualizzazione quindi, consiste nel creare con gli occhi della mente qualcosa di nuovo, per esempio il nostro desiderio, in modo specifico, in ogni suo più piccolo dettaglio.
Cosa vedi? quali rumori senti? c’è qualcuno con te? cosa stai toccando? ci sono anche degli odori?
Puoi dirmi i dettagli dell’immagine/film mentale che vedi?
Ovviamente un esercizio di visualizzazione deve essere guidato da “mani esperte” e deve avere come fine quello di farci sentire BENE, come se quello che desideriamo fosse già quì, proprio ora!
La Visualizzazione in uno stato meditativo
Quando si sente parlare di meditazione, subito ci viene in mente il classico guru in tonaca seduto con le gambe incrociate circondato da adepti adoranti in silenzio.
Nulla di tutto questo: certo, meditare non è una cosa semplicissima e ci vuole pratica: il mio “maestro” mi faceva meditare 3 volte al giorno in momenti ben precisi della giornata.
La meditazione è tanto utile quanto appagante.
Ma se non siamo metodici, non è il caso di illuderci a trarne dei benefici: potremmo definire la meditazione anche come un banale momento che passiamo “assorti nel silenzio”, assenti, lontani da tv e cellulari accesi… Possono essere momenti casuali, ma se desideriamo trarre dei benefici concreti anche dal punto di vista fisico, saremo comunque costretti a disciplinarci.
In questi stati di rilassamento, lasciamo andare le tensioni del corpo, possiamo lasciare andare pensieri ricorrenti che ci danno fastidio, andiamo in “luoghi di pace e di calma” (creiamo un “luogo sicuro”), e possiamo apportare cambiamenti significativi ai nostri stati d’animo, accantonando pian pianino abitudini nocive e cambiando progressivamente anche lati di noi.
Come si può riuscire a “concretizzare” un rilassamento? Serve un po’ di pratica, ma ci si può provare.
Vi do alcuni consigli e provo ad elaborarvi un percorso semplificato:
- Trovate un luogo dove nessuno vi può disturbare per la durata di tutto l’esercizio.
- Molti maestri invitano le persone a meditare da seduti; altri consigliano invece una posizione suina da distesi. Personalmente non ho alcuna preferenza: ai miei clienti consiglio semplicemente di trovare una posizione comoda che si possa mantenere per almeno tutta la mezz'ora/quaranta minuti di durata della tecnica.
- Allentare la pressione di eventuali cinture o abiti troppo stretti.
- Ci sono molte tecniche per andare in uno stato di rilassamento. Una, è quella di chiudere gli occhi, e, ad ogni inspiro lento, dirsi (senza pronunciare alcuna parola) “mi sto rilassando”… E al momento della lenta espirazione “sempre di più”… Inspiro… “il mio corpo si sta rilassando…” … Espiro… “con ogni espirazione…” Inspiro “i miei pensieri rallentano…. “Espiro… “sempre di più…”. Consiglio di far durare questa fase di “autocondizionamento” finchè non sentiamo che, in effetti, il corpo e la mente iniziano a rilassarsi.
- Chiudete gli occhi. Rilassatevi. Non è detto che ci riuscite subito, ma provateci ugualmente.
- E’ molto importante anche la visualizzazione dell’aria che entra nel nostro corpo come se fosse una folata di vento che spazza via “negatività, paure e sporcizia”, ostacoli per qualsiasi forma di meditazione e rilassamento
- Mentalmente, ora, passate in rassegna ogni parte del nostro corpo. Concentratevi su quelli che sono i contatti del vostro corpo sulla base su cui siete appoggiati. Questa “visualizzazione” deve partire dall'alto, dal nostro capo a scendere, lungo la colonna vertebrale, lungo le nostre braccia fino alle dita della mano, dal nostro bacino fino ai piedi…. Dall'alto verso il basso.
- Può essere utile sottolineare il nostro “abbandono muscolare” pronunciando dentro di noi frasi come “sento i miei piedi che si stanno rilassando e sono piacevolmente pesanti … i miei piedi sono ora rilassati….” Frasi che possiamo anche pronunciare più volte riferendoci ad ogni parte del nostro corpo.
- A questo punto, si inizia la visualizzazione: immaginate di vedere voi stessi con i cambiamenti che volete apportare alla tua vita. Immaginate di vedervi mentre “vivete” il vostro desiderio.
- Bisogna osservare i pensieri che si alternano vorticosi, gli stati d’animo che si succedono senza tregua, le risposte soggettive alle circostanze che, in qualche modo sollecitano la nostra reattività. Prenderne atto senza esprimere giudizi. I pensieri creano “il fiume” che si chiama “mente”. Consentite loro di fluire liberamente finché la vostra coscienza non diverrà cristallina. In alternativa osservate la respirazione senza modificarla.
Provate a sentire la felicità… osservatene i dettagli, le sensazioni…e cercate di mantenere questo status per una mezz'oretta almeno.
Quando vi sentirete soddisfatti, per “ritornare” mentalmente al fatto che “state qui”, riprendete lentamente il contatto col vostro corpo, questa volta, però, partendo dai piedi, muovendoli, stirandoli… per poi risalire a recepire nuovamente il contatto con le cosce, le gambe, il bacino e la schiena fino al collo e la testa…dal basso verso l’alto.
E poi riaprite gli occhi facendo un respiro profondo.
Questo è per fare una visualizzazione in uno stato di rilassamento.
Ovviamente ogni tecnica è personalizzabile.
Molti rilassamenti possono essere mirati a favorire il perdono, la capacità di manifestare delle emozioni che noi per qualche motivo sopprimiamo o nascondiamo, la capacità di cambiare le nostre convinzioni, ecc.
Per quanto fare questi esercizi?
Per il tempo necessario e che riteniamo opportuno: finchè non sentiamo la “fiducia” certa che ciò che abbiamo chiesto stia davvero già arrivando a noi.
Per questo si consiglia di iniziare sempre la visualizzazione stabilendo un obiettivo per noi raggiungibile.
Un ulteriore consiglio: qualsiasi tecnica di meditazione, con o senza visualizzazione, fatela lontano dai pasti.
I principali benefici della meditazione
1. La meditazione potenzia il sistema immunitario
Pratiche regolari di meditazione agiscono come antiossidante naturale incrementando la circolazione, aiutando così il corpo nello smaltimento dei radicali liberi.
2. Rende il tuo cuore felice e abbatte lo stress
La meditazione rallenta il battito cardiaco e il ritmo della respirazione, incrementando il flusso del sangue attraverso il cuore, favorendo così la salute cardiovascolare del nostro corpo.
Inoltre la meditazione è il principale alleato contro lo stress, abbassa la pressione sanguigna, entrambi fattori veramente positivi per il cuore.
3. La meditazione favorisce la Creatività
La quiete, la calma e la concentrazione aiutano l’artista che è dentro ad ognuno di noi a esprimersi. Molti artisti usano la meditazione per raggiungerete uno stato di superiore creatività
4. Aumenta la stima e la fiducia in se stessi.
La meditazione può aiutarti a vedere il lato luminoso della vita riducendo le vostre paura e fobie. L’esatta ragione di questo effetto non è ancora completamente chiarito. Secondo recenti studi si fonda sull'aumento dei livelli di serotonina.
5. Aiutare gli altri per aiutare se stessi.
Quando abbiamo il tempo per coltivare la nostra pace interiore possiamo osservare le energie positive attorno a noi. Siamo più calmi con i nostri cari, più gentili con i nostri colleghi e generalmente più piacevoli da avere attorno.
Alcune testimonianze pratiche e qualche studio
Guardate questa tecnica di meditazione di 12 minuti che fantastici risultati ha ottenuto in donne affette dall’onnipresente infiammazione corporea e dalla depressione. Essa ha contribuito a:
- Ad attivare l'enzima della giovinezza, la telomerasi, incrementandone l'attività del 43%, un aumento mai ottenuto da nessuna altra terapia
- A far recuperare la memoria
- Ad aumenta l'energia
- A migliorare la qualità del sonno
- A stimolare i "geni" positivi
- A sopprimere i "geni" che causano infiammazione
- Ad attivare parti importanti del cervello
Ecco una dimostrazione che spiega come si fa la tecnica (Kirtan Kriya) che non ha effetti collaterali e non costa nulla!
Si capisce anche se non comprendete l'inglese: VIDEO.
La meditazione aiuta i soggetti con fibromialgia impedendo che i problemi psicologici si trasformino in infiammazione corporea.
Lo studio: “Mindfulness Meditation Helps Fibromyalgia Patients”
Conclusioni
Uno dei maggiori errori che un meditante può commettere è quello di assuefarsi al meccanicismo o al determinismo di una tecnica. La vita non è consequenziale, né tanto meno meccanica. E noi non siamo robot.
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