Non c’è nulla di più naturale e spontaneo della respirazione, ma sei sicuro che il tuo modo di respirare sia efficace?
Attraverso questo TEST ed alcuni esercizi imparerai a “sentire” il tuo respiro, acquisirai maggiore consapevolezza dei tuoi muscoli e del tuo corpo.
Diverrai capace di regolarla attraverso corretti aggiustamenti per utilizzare al meglio quella che secondo alcune filosofie orientali viene definita “forza vitale” (prana).
Diverrai capace di regolarla attraverso corretti aggiustamenti per utilizzare al meglio quella che secondo alcune filosofie orientali viene definita “forza vitale” (prana).
Perché ciascuno faccia pieno uso della forza vitale è necessario saper sfruttare il proprio apparato respiratorio.
Normalmente, a meno che ci muoviamo attivamente o siamo impegnati in un’attività strenua, utilizziamo solo una piccolissima percentuale del nostro innato potenziale respiratorio.
Quando si respira poco profondamente, per una qualunque ragione, non soltanto diminuiamo l’inspirazione di energia vitale disponibile ma riduciamo anche la misura in cui “tendiamo” e vitaliziamo regolarmente i nostri polmoni. Di conseguenza tale limitazione comporta una scarsa elasticità dei polmoni e dei muscoli che li circondano, rendendo ancora più difficile ed improbabile la respirazione profonda a cui bisognerebbe tendere.
Nel corso del test si andrà, inoltre, ad analizzare il ruolo che giocano le emozioni e come esse influiscono sul corpo, sui muscoli e quindi sul nostro respiro, in modi specifici e a loro volta come le funzioni del corpo lo predispongono a certi stati emotivi. Lo stress e l’ansia, ad esempio, condizionano molto la funzione respiratoria; avere una buona consapevolezza del proprio modo di respirare, dei meccanismi per regolarla e controllarla quando serve è fondamentale per garantire all'organismo il necessario rilassamento e il ripristino di una condizione di equilibrio e di armonia. L’apparato respiratorio rappresenta lo scambio tra l’ambiente esterno e l’ambiente interno.
Quando si respira poco profondamente, per una qualunque ragione, non soltanto diminuiamo l’inspirazione di energia vitale disponibile ma riduciamo anche la misura in cui “tendiamo” e vitaliziamo regolarmente i nostri polmoni. Di conseguenza tale limitazione comporta una scarsa elasticità dei polmoni e dei muscoli che li circondano, rendendo ancora più difficile ed improbabile la respirazione profonda a cui bisognerebbe tendere.
Nel corso del test si andrà, inoltre, ad analizzare il ruolo che giocano le emozioni e come esse influiscono sul corpo, sui muscoli e quindi sul nostro respiro, in modi specifici e a loro volta come le funzioni del corpo lo predispongono a certi stati emotivi. Lo stress e l’ansia, ad esempio, condizionano molto la funzione respiratoria; avere una buona consapevolezza del proprio modo di respirare, dei meccanismi per regolarla e controllarla quando serve è fondamentale per garantire all'organismo il necessario rilassamento e il ripristino di una condizione di equilibrio e di armonia. L’apparato respiratorio rappresenta lo scambio tra l’ambiente esterno e l’ambiente interno.
Gli organi principali del sistema respiratorio sono il naso, la bocca, la trachea, con faringe e laringe, i bronchi, i polmoni e il diaframma; tutti concorrono per una sana respirazione.
TEST:
Chiudendo gli occhi appoggia il palmo della mano sullo sterno e l’altro sopra l’ombelico; respirando lentamente cosa senti?
- La mano che si muove per prima è quella sull'ombelico
- La mano sullo sterno è la prima a muoversi
- Mi sembra che si muovano insieme
Controlla le tue spalle, stando in piedi o seduto su una sedia davanti ad uno specchio, mantenendo le braccia lungo il corpo e osserva:
- Vengono spinte indietro ad ogni inspirazione
- Restano abbastanza ferme con un movimento minimo sai nella inspirazione che nella espirazione
- Si sollevano verso l’alto ad ogni inspirazione in modo evidente
Appoggia un dito sotto le clavicole, esercitando un po’ di pressione, da un lato e poi dall’altro cosa senti?
- Non sento alcun movimento
- Riesco a percepire il respiro sotto il dito
- La clavicola e la spalla si sollevano verso l’alto
Appoggia il palmo delle mani contemporaneamente una da una parte e l’altra dall’altra sul costato laterale medio, cosa avverti?
- La gabbia toracica che si espande
- Le costole sono immobili
- Entrambe le mani si innalzano in modo omogeneo
Metti le mani sulla zona lombare-renale della schiena conferendo così alla mano una posizione diagonale o obliqua rispetto all’asse verticale del corpo, cosa riesci a sentire?
- Le costole si sollevano in modo uguale da entrambi i lati
- Avverto un leggero movimento solo da una parte
- Le mani restano immobili
Con le mani posizionate come prima ma un po’ più in basso con le dita verso l’osso sacro:
- Riesco ad avvertire che il respiro giunge fino all’osso sacro
- Riesco a sentire il respiro ma debolmente
- Non avverto nulla
Quando provi un’emozione negativa (paura, rabbia, …):
- Riesci a calmarti controllando il modo con cui respiri
- Resti scosso e turbato per diverso tempo
- Provi un senso fastidioso di affanno e non sai che fare.
Ad un appuntamento:
- Arrivi molto tempo prima dell’ora stabilita e sei impaziente
- Sei in genere puntuale
- Arrivi in ritardo perché ti sbrighi sempre all'ultimo minuto
Se devi parlare in pubblico:
- Sei in preda al panico e vorresti parlasse un altro al tuo posto
- Sei molto agitato già prima di cominciare
- Affronti la relazione con tranquillità e rilassatezza
Se dovessi localizzare una forte emozione in una zona del tuo corpo dove la collocheresti?:
- Nella pancia
- Nel petto
- Nella testa
In genere la notte…:
- Dormi serenamente
- Fai fatica ad addormentarti per i troppi pensieri
- Hai un sonno agitato e ti svegli spesso
Ti capita di sbadigliare?
- Sì, lo uso spesso; aiuta a rilassarmi e a calmarmi
- Di solito ad ogni risveglio e prima di addormentarmi
- Non ricordo e comunque cerco di trattenermi, perché non sta bene farlo.
Esercizi di respirazione a terra (Aiutano a vincere le contratture muscolari)
Ricercare la posizione di massimo rilassamento muscolare: sdraiarsi sulla schiena con le gambe leggermente divaricate, secondo l’ampiezza del bacino, e piegate, con i piedi a terra. Eseguire esercizi di respirazione: espirare a bocca socchiusa fino ad ottenere la contrazione dei muscoli addominali. Inspirare profondamente dal naso a bocca chiusa indirizzando l'aria nell'addome.
1) Inspirare spingendo in su l’ombelico favorendo la mobilizzazione (massima possibile…) in antiversione del bacino. Espirare e, sempre concentrandosi sull'ombelico, favorire la retroversione del bacino e l’appiattimento del rachide a terra.
2) Inspirare cercando di mobilizzare e riempire la cassa toracica senza alterare la posizione del bacino (la schiena va inizialmente appiattita a terra). Durante l'inspirio, accompagnare il movimento della cassa toracica con gli arti superiori che si aprono “a raggio” tipo uomo vitruviano lungo il fianco e sollevare leggermente il mento. Durante l'espirio, portare il mento verso lo sterno, a favorire una detensione cervicale bloccando però le braccia nella posizione ottenuta precedentemente.
Eseguire le due tecniche di respiro per almeno 15 volte in successione
articolo molto interessante e ben fatto complimenti.
RispondiElimina